La nuova direttiva UE sulla sostenibilità aziendale, Corporate Sustainability Reporting Directive, o CSRD, richiede alle imprese di redigere report sui rischi e opportunità legati a questioni sociali e ambientali, inclusi gli impatti climatici e sociali delle loro attività.
La CSRD sostituisce la Non-Financial Reporting Directive (NFRD) del 2014, puntando a maggiore trasparenza nei report sociali e ambientali. A differenza della NFRD, che si applicava solo a enti pubblici, società quotate, banche e assicurazioni con oltre 500 dipendenti, la CSRD coinvolgerà molte più imprese. Inoltre, mentre prima gli standard di rendicontazione erano stabiliti dalle grandi aziende, ora sono fissati dal regolamento. Parte dell’European Green Deal, la CSRD mira a ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Quali sono le tempistiche per adeguare la flotta alla normativa CSRD?
La CSRD sarà implementata gradualmente, con una timeline specifica per l’adozione da parte delle imprese; anche se un’azienda non è obbligata a breve termine a comunicare la propria impronta di carbonio, i principali clienti potrebbero richiedere informazioni sulle emissioni dei veicoli aziendali per rispettare i propri obblighi CSRD ed evitare sanzioni.
Questi clienti seguono politiche rigorose sulla riduzione delle emissioni indirette, quindi fornire dati precisi può diventare un vantaggio competitivo.
Ecco la timeline per l’adozione della CSRD:
2024: le società quotate con oltre 500 dipendenti devono registrare le emissioni di CO2 e comunicarle nel 2025.
2025: le società non quotate che soddisfano almeno 2 dei 3 criteri (oltre 250 dipendenti, 40 milioni di euro di fatturato, 20 milioni di euro di asset totali) devono registrare le emissioni e comunicarle nel 2026.
2026: le PMI quotate che soddisfano almeno 2 dei 3 criteri (oltre 10 dipendenti, 700.000 euro di fatturato, 350.000 euro di asset totali) devono registrare le emissioni e comunicarle nel 2027.
2027: le aziende con una società madre extra-UE e un fatturato superiore a 135 milioni di euro nell’UE devono iniziare a registrare le emissioni.
Come ci si può conformare alla CSRD?
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