La circolazione dei mezzi pesanti è intrinsecamente più rischiosa rispetto a quella delle auto.Uno degli inconvenienti più particolari è quello dei camion incastrati. In Italia, questo fenomeno è particolarmente diffuso a causa della conformazione della rete stradale provinciale, caratterizzata da vie strette, antiche e complesse.
Nel 2023, l’Italia ha registrato numerosi casi di mezzi pesanti bloccati in varie regioni, dal nord al sud, comprese le isole. La Liguria, in particolare, ha visto un numero significativo di incidenti, con Sella, un comune della provincia di Savona, che ha riportato ben 12 casi in meno di tre settimane tra ottobre e novembre.

Ci sono diversi motivi per cui i mezzi pesanti possono rimanere bloccati, causando notevoli disagi al traffico ed alla cittadinanza. Ecco un’analisi delle cause più comuni:

1.Restringimenti stradali: Strade con carreggiate strette a causa di conformazioni naturali o eventi eccezionali come frane.
2.Ponti bassi: Strade con ponti di altezza limitata, spesso ben segnalati, ma comunque problematici per i mezzi pesanti.
3.Curve strette: Prevalenti nelle aree montane e urbane, richiedono una guida molto attenta e possono essere difficili da navigare con camion di grandi dimensioni.
4.Ponti non adatti al peso: Il peso dei camion rappresenta un rischio per i ponti più piccoli, soprattutto quando sono a pieno carico.

Questi problemi sono aggravati dall’impossibilità, a volte, di fare marcia indietro e, di fronte a questi ostacoli, i conducenti spesso provano a passare, rischiando di rimanere bloccati.

In queste situazioni la principale preoccupazione è la sicurezza delle persone coinvolte. Incidenti di questo tipo, infatti, possono causare stress significativo ai conducenti, con rischi per la loro salute e quella degli altri utenti della strada.

Il recupero di un mezzo pesante incastrato comporta costi notevoli per le aziende; sono necessarie attrezzature speciali e professionisti, con costi di ore di lavoro e danni al veicolo. Inoltre, ci sono costi per il fermo del mezzo, perdita del carico e possibili rivalse dei clienti per ritardi nelle consegne, oltre a multe e danni da risarcire.

Come possiamo, allora, prevenire questo tipo di incidenti?
Il motivo principale per cui i mezzi pesanti si “incastrano” è l’uso di sistemi di navigazione non adeguati, i navigatori tradizionali non sono progettati per i mezzi pesanti e non tengono conto delle limitazioni delle strade secondarie.
Un sistema di navigazione specifico per mezzi pesanti, come Webfleet, elabora percorsi sicuri, evitando sottopassi, ponti non idonei e strade strette; offre aggiornamenti in tempo reale su cantieri, chiusure stradali e altre condizioni straordinarie. Webfleet fornisce un collegamento bidirezionale tra il veicolo e l’azienda, permettendo al fleet manager di monitorare e variare i percorsi in base alle esigenze.

Webfleet rappresenta una soluzione affidabile e integrata con i principali sistemi di gestione aziendale, fondamentale per la pianificazione e l’ottimizzazione delle attività della flotta aziendale.

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